IT 8.04 – Rucce, Monte Miesola, Casalvento, Colmicoso, Rucce.

Percorso: Rucce, Monte Miesola, Casalvento, Colmicoso, Rucce.

SENTIERI: 155, 150B, 150A, b.148-148A, 154, 154A, SP47 s.n.

Tipologia: A, Difficoltà: E, Impegno: B-M, Tempo: 2.40, Km: 9.1, Ascesa: 440 

L’escursione inizia a Rucce, precisamente al km 11 della Sp 47.
Rucce è un’antica cittadina medievale posta su un’altura in cui confluivano le antiche strade di collegamento tra i numerosi castelli della zona.   (1)
Venendo da Bastia, arrivati alle ultime case del paese andare verso dx, con s.155, seguendo la strada bianca che poco dopo inizia a salire.    (2,3,4) 
Ad una curva prendere la sterrata verso dx che in breve porta ai prati sommitali di M. Miesola. (5,6,7,8,9,10)
Grandi praterie che vanno percorse sulla dorsale e che permettono di abbracciare con lo sguardo l’orizzonte cominciando dalla Gola di Frasassi, il Monte S. Vicino,  M. Cucco, M. Catria ed il M. della Strega.     (11,12)
Cercare il segnavia su quello che rimane di un albero e proseguire con un traverso in discesa verso dx fino ad incrociare una carrareccia sul prato.     (13,14)
Al bivio lasciare il s.155 e imboccare il s.150B sulla sx che con un bel sentierino nel bosco porta ad un prato da percorrere lasciando il bosco in basso sulla dx.    (15,16,17,18,19)
Tenere ancora la dx e poi diritti fino ad incrociare il s.150A che va percorso verso sx. (20,21,22,23)
Si arriva così a Val della Fratta che rappresenta il principale snodo della rete sentieristica del Gruppo. Qui confluiscono i sentieri portanti che salgono dai quattro versanti: il 150A, il 148, il 148A ed il 154. Per la numerazione è stata utilizzata una grande quercia proprio al centro dell’ampio valico. (24,25)
Imboccare ora il s.154 con una carrozzabile che conduce dopo circa 3 km a Casalvento,frazioncina nel comune di Sassoferrato, ora abitata solo da una decina di persone. (26,27,28,29,30,31)
La sua chiesa, Santa Croce, sorge su un promontorio all’inizio del paese (per chi arriva dalla S.P 47) e sembra sia appartenuta ai templari.   (32,33)
Proprio sotto la chiesa è ubicata la torre di guardia. Dell’edificio fortificato restano solo le fatiscenti strutture murarie dove ora la vegetazione ha preso il sopravvento. Tali costruzioni militari avevano lo scopo di osservazione, difesa e comunicazione.   (34)
Lasciata la chiesa alle spalle e superata una curva, dopo breve tratto, il s.154A continua a sx in discesa. (35,36)
Attraversare il fosso ed iniziare a salire nel bosco con un sentiero ben battuto ed evidenti segnavia. (37,38,39,40)
Arrivati ad un prato si iniziano a vedere i primi ruderi di Colmicoso. (41,42)
C’era una volta….Colmicoso.  Posto alle pendici del M. Miesola ora non è più nemmeno riportato sulle mappe se non come toponimo. Sono rimasti solo i muri assaliti dalla vegetazione dopo che alla metà degli anni ’60 se ne è andata via anche l’ultima famiglia per andare ad abitare a Casalvento. (43,44,45,46)
Alle ultime case continuare sulla sterrata, s.n., che più avanti diventa un sentierino calpestato dai selvatici.     (47,48)
Si attraversa il Rio Frosciolo sulle cui sponde abbonda la Lingua Cervina, una felce sempreverde le cui spore, che si trovano sulla pagina inferiore della foglia, si chiamano Sori (organi riproduttivi della pianta). La loro disposizione fa pensare alla Scolopendra (millepiedi), da qui il nome Asplenium Scolopendria.    (49,50,51)
Continuare fino ad arrivare alla SP 47 andando verso sx in salita per 2 km per ritornare a Rucce. (52,53,54)