IT 3.09 – Rotondo, Monte Rotondo, Sasso Pisciatoio, Il Poggio, Rotondo

Itinerario: Rotondo, Monte Rotondo, Sasso Pisciatoio, Il Poggio, Rotondo

SENTIERI: 181, b.181A, b.182, 183, 182A, 183A, 182, 181

Tipologia: A, Difficoltà: T-E, Impegno: M, Tempo: 3.00, Km: 10.30, Ascesa: 610 m

L’itinerario inizia dal paese di Rotondo, frazione del comune di Sassoferrato, posto a ridosso del Santuario Madonna del Cerro in una suggestiva posizione che consente la visione di un ampio orizzonte del fondovalle. Negli ultimi anni sono stati risistemati il ” muraglione” e la Rocca.  Quest’ultima fatta costruire probabilmente dal cardinale Egidio Albornoz ( nel 1365) con i beni confiscati ai conti Atti di Sassoferrato. Testimonia la presenza degli Atti lo stemma araldico conservato sulla porta d’ingresso.     (1,2,3)
Oltrepassare l’arco d’ingresso, s.181, con di fronte la chiesa di Rotondo.   (4,5,6)
Andare verso sx e poi ancora a sx percorrendo la ” via dei belli“.     (7,8)
Continuare in mezzo alle case, scendere delle scalette e andare verso dx superando le ultime case dove il sentiero, delimitato da muretti a secco, inizia a salire.     (9,10)
Questa zona una volta era adibita ad orti e piccoli appezzamenti di terreno coltivati, poi abbandonati dall’uomo e man mano riconquistati dalla vegetazione, b.181A. Salire ancora, costeggiare la pineta lasciandola a dx per arrivare ai prati alti di Pian Angelo.    (11,12) 
Al segnavia, b.182, continuare, sempre con s.181, su carrareccia verso dx che porta, alternandosi tra bosco e radure, al M. Rotondo.      (13,14,15)
Seguendo il sentiero ben evidente sul prato si arriva in vetta con bello ed ampio panorama a 360°. (16,17) 
Da qui scendere, con s.183, verso dx per un breve tratto e poi decisamente a sx verso il bosco misto a conifere.    (18) 
Scendere ancora lungo la carrareccia a raggiungere una radura tra i ginepri, Poggio Ranco, con un ripetitore ormai in disuso sulla dx quindi girare a sx, s.182A, su sterrata tra i lecci.    (19,20)
Continuare fino ad incontrare due mulattiere; la prima va lasciata mentre la seconda, che si incontra poco dopo, va percorsa in discesa fino all’indicazione di un cartello in legno per il Sasso Pisciatoio, una caratteristica conformazione rocciosa verticale di discrete dimensioni con un ” pisciarello” d’acqua perenne da cui prende il nome.      (21,22,23,24,25,26)
Su questa parete fa bella mostra di sè il capelvenere, una felce che predilige luoghi umidi ed ombrosi. Le sue fronde sono leggere e delicate ed è a questa caratteristica che si deve il riferimento alla chioma di Venere.       (27)
Continuare su evidente sentiero che passa sotto la conformazione rocciosa nel bosco ceduo giungendo ad un incrocio con una carrareccia che va percorsa verso sx, s.183A, in salita.   (28,29)
Al seguente incrocio andare verso sx, s.182.     (30,31)
Salendo attraverso il bosco si giunge al crocevia percorso all’andata.    (32)
Proseguire diritti, s,181, che porta ai prati alti di Pian Angelo e quindi, b.181A, a Rotondo. (33,34,35,36,37)