ILP 8 FABRIANO, ABBAZIA di FARFA (FA-AF)

Le dorsali appenniniche hanno una notevole continuità ed il partire a piedi da Fabriano, in particolare verso Sud, lo conferma. Basta imboccare il sentiero di Gambelunghe e, sempre per monti (montagne stupende) si arriva al Parco dei Monti Sibillini senza perdere mai quota salvo il breve attraversamento delle valli del Fiume Potenza e del Nera. Quindi continuando per la Val Castoriana, Norcia, Cascia, Leonessa è come aprire un libro, immergersi nelle avvincenti trame di santi, briganti ed eroi ma ancor più di gente comune che compongono, giorno dopo giorno, l’animato mosaico d’eventi così mirabilmente integrato con l’imperturbabile (ma solo apparentemente) scenario della natura. Già da qualche tempo, intanto, è apparso all’orizzonte un altro tremulo profilo: la catena del Terminillo. La traversata fino a Poggio Bustone è una delle tappe più belle. Poi, oltre la gran pianura della “Valle Santa”, i Monti Sabini con boschi e pascoli e con il Tirreno sempre più vicino. Laggiù, in un punto non ancora ben identificabile, la meta: Farfa con la sua famosa A\bbazia. Il giorno successivo si può scendere fino alla Riserva Naturale di Nazzano-Tevere-Farfa da dove non si vede il cupolone di San Pietro ma se ne intuisce la presenza, tanto forte è questo polo di attrazione. Ci si arriva con mezzi pubblici, anche se chi vuole può intersecare uno dei tanti itinerari del Giubileo 2000 che conducono proprio lì, al centro mondiale della cristianità.