IT 2.03 – (Pascelupo) Casa il Sasso, Passo Porraia, Pian delle Macinare, Eremo San Girolamo, Casa il Sasso.

Itinerario: (Pascelupo) Casa il Sasso, Passo Porraia, Pian delle Macinare, Eremo San Girolamo, Casa il Sasso.

SENTIERI: 229 (3), b.136C (ex 35), 276 (19), s.n. (ex28), 229 (3), b.136B (ex 12)-136D (ex 11), 275 (18) A/R, b.241 (16), 229 (3), 242 (17), 225 (1), b.241 (16), b.226 (2), 230 (4), b.282 (26), b.234 (8), b.231 (5).

Tipologia: A, Difficoltà: E, Impegno: M, Tempo: 4.00, Km: 12.8, Ascesa: 960 m 

L’itinerario inizia da Casa il Sasso (1).
Si attraversa il torrente Rio Freddo (nella nuova segnaletica si traversa circa 300 metri più avanti) che delimita il confine tra Marche ed Umbria e prendere il s.229 (3) che con una notevole pendenza sale fino ad incrociare la sterrata, s.136C, proveniente da San Felice.    (2,3,4,5).
Una breve sosta per godere del panorama e proseguire con il s.229 (3) fino a raggiungere il s.276 (19)  per scendere fino al torrente Rio Freddo; questo è il solo punto intermedio che permette di uscire dalla forra.    (6,7,8,9,10,11)
Risalire, s.n. (ex28),  fino ad incrociare di nuovo il s.229 (3) continuando in salita fino ai prati che vanno costeggiati sul versante Ovest con segnaletica poco visibile tenendosi a mezza costa fino al Passo Porraia o Passo della Madonna (come è ribattezzato dagli abitanti di San Felice), b.136B-b.136D.      (12,13,14,15,16,17,18,19)
In questa zona è possibile trovare fossili risalenti a milioni di anni fa. Poco sopra c’è la lapide commemorativa dedicata a don Erminio Petruio, insegnante, tra i principali artefici della nascita e dello sviluppo dell’escursionismo fabrianese all’inizio del 1900.   (20)
Poco sotto fare una piccola deviazione a dx, con il s.275 (18), superare il b.241 (16) fino all’inizio della Forra di Rio Freddo che si può discendere solo con una adeguata attrezzatura.   (21,22,23,24)
Tutta la forra è SIC (Sito di Interesse Comunitario ) ed è una delle più belle e suggestive d’Italia; qui è nato il torrentismo.     (25,26,27).
Tornare indietro seguendo per breve tratto il s.229 (3) da lasciare al bivio con s.242 (17), che sale sulla dx ad intercettare il s.225 (1) percorrendolo verso dx.     (28,29,30,31)
Superato il b.241(16), dopo il Passo del Lupo (punto panoramico dove si può vedere la sottostante Forra, il M. Strega, il Catria, il Motette e il Nerone) continuare attraverso la faggeta fino ad arrivare all’ampio prato di Pian delle Macinare, b.226 (6), una depressione di origine carsica. La presenza di tavoli costituisce un ideale punto per una pausa ed un pò di ristoro.    (32,33,34)
Proseguire verso dx con il s.230 (4) fino a raggiungere fonte Acqua Passera e, superato il b.282 (26) e poco dopo 234 (8), continuare verso dx per la sterrata che più avanti si addentra nella faggeta.  (35,36,37,38)
Proseguire fino al bivio con s.231 (5) e continuare con il s.230 (4) che, verso dx, scende.    (39,40)
La faggeta lascia il posto ad un bosco in prevalenza di orniello, carpino e leccio.   (41,42)
Continuare a scendere con una serie di tornanti che rendono più facile il cammino.   (43,44)
Dopo la discesa abbastanza impegnativa si arriva all’Eremo di San Girolamo.   (45,46,47) 
Il romitorio è arroccato alla base di un anfiteatro di roccia calcarea su uno sperone di roccia che sovrasta la valle del Rio Freddo. Dopo varie vicissitudini l’eremo fu riaperto dagli Eremiti Camaldolesi di Monte Corona nel 1992 che secondo il loro ordine vivono in clausura.   (48) 
Sosta consigliabile per ammirare il luogo in silenzio suggerito sia dalla presenza dell’eremo sia dall’austerità della natura tra strapiombanti pareti rocciose ed un castagneto con esemplari secolari.  (49,50)
Continuare la discesa per una ripidissima strada semi asfaltata (sconsigliabile in auto) fino a raggiungere di nuovo Case il Sasso.   (51,52,53)