IT 6.01 – “Primavera Fabrianese” percorso lungo: Fabriano, Colle Paganello, Capretta, F.lla Sant’Angelo, prati Puro e Rogedano, EremoVal di Sasso, F.lla Monte Fano, Fabriano.

Itinerario: “Primavera Fabrianese” percorso lungo: Fabriano, Colle Paganello, Capretta, F.lla Sant’Angelo, prati Puro e Rogedano, EremoVal di Sasso, F.lla Monte Fano, Fabriano.

SENTIERI: s.n., 100, b.134, 100A, b.130B, s.n., b.128C, b.100B, s.n., 100, b.119A, b.100B, b.130B-130A, b.100A, b.134.

Tipologia: A, Difficoltà: E, Impegno: A, Tempo: 7.00, Km: 22.6, Ascesa: 1.100 m 

L’itinerario è quello di una marcia in montagna, con manifestazione organizzata dalla Sez. Cai di Fabriano, ormai da annoverare tra le classiche (anche extra cittadine) che si svolge su questo percorso a metà maggio ininterrottamente dal 1976. 
La partenza è dal laghetto dei giardini pubblici percorrendo poi V.le Moccia, in direzione Roma, fino alla rotatoria dove si sale sulla sx in Via XXIV Maggio, oltrepassare il primo bivio sulla dx (strada senza sbocco) per girare a dx al secondo, sempre salendo ad incrociare Via Fida. (1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11)
Imboccare il “Sentiero Naturalistico Gambelunghe” (dove inizia la segnaletica del s.100) tra delle monumentali querce che sale ripido per breve tratto poi supera casa Gambelunghe e continua su sterrata-carrareccia (tralasciando i bivi sulla dx) verso Colle Paganello.   (12,13,14,15,16,17)
Superato l’incrocio andare diritti per ripida salitella tra le abitazioni fino a riprendere l’asfalto ad una fontanella per lasciarlo subito al palo con segnavia b.134 (per Attiggio) e s.100A da seguire (lasciando il s.100 del ritorno)  procedendo in mezzo al prato in direzione della pineta di fronte.   (18,19)
Nella pineta prima diritti poi subito a dx ed ancora a dx con sentierino che sale in diagonale alla strada da percorrere fino all’edicola con di fronte, sulla sx, il sentiero che va in piano e poi con saliscendi traversa due ruscelli, quindi gira nel versante Est di M. Fano a raggiungere la sterrata che sale a S. Silvestro.  (20,21,22,23,24)
Scendere sulla sx al successivo incrocio dove si trovano i segnavia 130B (a dx per  “Pratelle”) e 100A ( sella senza nome ma “Capretta” per la P.F.) che diritto conduce ad un sentierino s.n. (lasciando la sterrata) che, in salita, taglia la curva e porta all’ampia sella di Capretta con di fronte il bel pendio prativo di M. Alto.    (25,26)
Continuando in piano sulla sterrata si supera una carrareccia di servizio sulla sx ed un fontanile arrivando al valico tra S. Angelo di Esanatoglia e Valleremita.   (27,28,29)
Sulla dx, nascosto ma poco distante, c’è un rifugetto chiuso ed un box di tavoloni; andare diritti verso la sbarra e salire la ripida mulattiera fino ai prati di Pian Marruga.   (30,31)
Continuare diritti verso il M. Puro facendo attenzione ai bivi: il primo a sx che va sui prati, il secondo pure a sx da oltrepassare, il terzo con segnavia (su sasso semi mobile!) del 100A che va verso Lentino e del 100B diritto in salita poi gira sulla dx nel prato verso una grande colonia di ginepri per continuare fino all’Eremo.   (32)
Sempre diritti per ripida salita su prato, s.n., si arriva a riprendere il s.100 che sale in diagonale, traversa un bosco, esce su prato e con traccia sempre meno evidente continua, mantenendosi sulla stessa quota, in direzione di alberelli da lasciare sulla dx.    (33,34,35)
Superati alcuni dossi, sempre prativi, il tracciato diventa sempre più evidente da solco a sentiero che scende ad una pianta isolata con segnavia 119A, a sx  per Lentino, e s.100 da continuare verso le vaste praterie del tondeggiante M. Rogedano.    (36,37,38,39,40).
Scendere sulla dx in prossimità del bosco ma evitando le varie insenature per non perdere troppo la quota e facendo attenzione ad intercettare il punto giusto (dopo un breve tratto in leggera salita tenersi sulla dx in discesa su prato) dove inizia il sentiero (resti di un tabellone) che scende all’Eremo.    (41,42,43,44,45)
Anziché scendere verso la strada (b.100B per Pian Marruga) all’area pic-nic andare a sx costeggiando la palizzata del sottostante Eremo di Val di Sasso. (46)
Con l’Eremo alle spalle si imbocca il “Sentiero Naturalistico” (tenersi sulla sx dove ci sono i tabelloni esplicativi e la recente Via Crucis) fino all’abitato di Valleremita.  (47,48,49,50,51)
Dalla piazzetta con chiesa, fonte, tabellone e locali dell’Aula Verde, andare al secondo bivio sulla dx seguendo la sterrata che a dx entra nella Val Casella con il s.100 e diritto, s.n., per il tracciato della P.F. che subito dopo aver superato la recinzione sulla dx imbocca un sentierino che sale in diagonale il lato sx della valle con alternanza del fondo ora buono ora inciso da solchi anche profondi.  (52,53,54,55,56)
Si traversa la sterrata scendendo di alcuni metri per risalire, a sx il sentierino, ora con fondo buono, che porta ancora sulla sterrata, s.100, da lasciare al fontanile in disuso per salire, s.n., su prato direttamente alla sella di M. Fano (“Pratelle” per la P.F.).     (57,58,59,60)
La sella si trova tra M. Linatro a sx (Pratelle in gergo) e M. Fano a dx (con l’Eremo-Monastero di S. Silvestro) e con: s.130B della P.F. corta, s.130A che sale all’Eremo, s.100, da seguire, che scende alla “Spianata” dei Monticelli con breve tratto di fondo malagevole poi buono alternato ad un tratto con roccette in pendenza laterale.    (61,62,63,64)
Alla “Spianata” andare diritti costeggiando la pineta fino al b.100A rifacendo, con il s.100, il tragitto dell’andata fino all’arrivo.    (65,66,67,68,69,70,71)