ILP 5.03 AS-CO-FA – Colfiorito, Bocchetta della Scurosa, Valcora, Castagna di Spindoli

Percorso: Colfiorito, Bocchetta della Scurosa, Valcora, Castagna di Spindoli
Difficoltà: E, Tempo: 7.00, Km: 26.5, Salita: 997 m, Discesa: 1.235 m

Da Colfiorito si percorre la SS 77 in direzione di Serravalle del Chienti fino ad un bivio sulla sinistra (dopo il cimitero) con una sterrata (senza nessuna indicazione salvo il retro di un cartello stradale per la precedenza) che sale. Poco dopo altro bivio con a sinistra per il sovrastante ex Convento di Brogliano (una appendice nel percorso) e diritti per uno dei tracciati “Sentiero Francescano”  Loreto-Assisi.

Al successivo bivio ancora diritti costeggiando la Valle del Grillo ed a sinistra il Colle Falcone, il Colle di Cesti ed il Monte Acuto. La carrareccia continua in piano fino ad un bivio dove si prende a sinistra in salita per ritornare poi sulla sterrata, quindi continuare in salita per quella di centro.

Si sale con costante pendenza per una bella carrareccia superando una sbarra (aperta, comunque facilmente superabile), poi un tratto in piano ed ancora in leggera salita.

Ad una semicurva (a destra cartello su di una pianta con scritta CAI e freccia verso la discesa) si lascia la carrareccia per salire a sinistra un ripido ma breve sentiero incassato che porta, andando a sinistra, sulla carrareccia fino alla vicina Bocchetta della Scurosa dove si trovano le prime due tabelle del “Sentiero Francescano”.

NOTA: percorrendo in senso inverso (ma valido anche in questo senso), alla Bocchetta c’è sulla sinistra un tratturo che scende e dopo un breve tratto si può imboccare, sulla destra, un bel tracciato che, passando per Colle di Cesti e Colle Falcone, conduce tra bosco, prati e pineta dove a sinistra si può andare all’ex Convento di Brogliano o diritti scendendo al cimitero e poi a Colfiorito.

Dalla Bocchetta si scende sulla destra nella Valle della Scurosa con un tracciato stretto, prima con fondo buono poi malagevole seguendo scarsi segnavia e tabelle sulla fauna e flora.

Fare attenzione perché, a poca distanza dalla Fonte Sepolcro non visibile, si lascia il sentiero, che va diritto in un tratto in piano, per andare sulla sinistra traversando il fosso e poi, dopo pochi metri in salita, a destra su praticello e quindi alla Fonte. Qui c’è un malandato palo con le tabelle della rete sentieristica (che inizia dalla Bocchetta): il 201 per l’Oasi della Scurosa, scende; sempre il 201 che sale, nel versante opposto, per Fonte Piotano, Monte Stinco e Madonna di Montelago.

Dalla Fonte partono sulla sx molte tracce nel ripido di M. Rangora. Tenersi sulla principale poi su quella più a destra (prendendo verso sinistra sale più ripido ai prati sovrastanti) con saliscendi diventando sempre più evidente fino ad un largo tratturo erboso che costeggia sulla sinistra, sopra la Valle della Scurosa,  il sovrastante dosso prativo e raggiunge la dorsale incontrando il s.202 poco sotto il Monte Rangora. Nello stesso punto si può giungere salendo da Fonte Sepolcro direttamente al dosso prativo da seguire in direzione Nord lasciando alle spalle Forca di Bara ed il Monte Pennino.

Si continua con il s.202 non per il largo tratturo in piano ma per un sentierino poco più alto che continua sui prati costeggiando il Rangora e poi il Linguaro dove conviene iniziare una leggera diagonale in discesa portandosi sui tracciati più bassi fino ad intercettare, di nuovo, un largo tratturo da dove si traguarda l’ampia sella tra il Linguaro ed il Vermenone con una visibilissima sterrata all’incrocio della quale (ricovero bestiame ed abbeveratoio) termina il s.202 (a destra si scende a Sefro).

Salire la sterrata verso il Vermenone, al bivio continuare a salire diritti (a sinistra il s.216 scende a Fonte Brescia) con segni poco visibili (come su tutto il percorso), poi gira a sinistra N.O., ed in vista del sottostante pianoro con casetta (sopra c’è l’appuntito M. Ferro Rotondo) si continua la sterrata, s.219, sul lato sinistro del Vermenone e di Colle Corno.

Alla fine del rettilineo in leggera discesa c’è una curva che svolta a gomito a sinistra e poco dopo un’altra con la sterrata che porta in direzione della scoscesa Valle delle Spiante.

Lasciare la sterrata principale (quando curva a gomito sulla destra) continuando, diritti con s.217, per altra sterrata che supera il fosso portandosi nel versante destro (Est) di Monte Ferro Rotondo. Successivamente il s.217 scende, a destra, a Castello e Fiuminata. Il “Sentiero Francescano”, invece, continua per la sella di Piano del Sasso, sale verso il vicino Monte Bordaino costeggiandolo sul lato destro fino a superare delle antenne.

Scendere a quota 777 dove si gira a destra in ripida discesa raggiungendo il dosso prativo di Pizzo la Croce. Si può continuare il sentiero, sul lato destro del dosso, che scende su terreno molto sassoso alla Madonna di Valcora, fonte (c’è anche la possibilità di scendere il versante sinistro di Pizzo la Croce su sentiero più comodo, all’inizio con tratto erboso) e poi, anziché continuare per la sterrata, imboccare una scorciatoia, sulla destra con poco sotto la frazione di Valcora, fonte. Traversato il ponte sul Fiume Potenza c’è la SS 361 da seguire sulla sinistra fino al bivio e poi sulla destra per l’Agriturismo Castagna di Spindoli.