alpinismo giovanile

AlpigioLogoper avvicinare i “piccoli” all’alpinismo il gruppo dell’alpinismo giovanile organizza uscite all’aperto in ambiente montano, arrampicate, giochi vari

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Le raccolte di foto non si sono interrotte: nell’era di Whatsapp e Instagram il materiale è confluito direttamente dai cellulari ai social e il nostro sito è rimasto “indietro”.

Eccoci qua alla nostra prima uscita in grotta del 2014. Come sempre cerchiamo di andare alla grotta dell'Infinito, ma poi si và a Frasassi; sara' perche' l'infinito e' riservato a Leopardi. Tornando a noi, ci sono otto scatenati che sono pronti a infangarsi e si parte. Oggi Luca ci propone la "condotta delle fate". Io la feci tanti anni fà e sono contento di tornarci. Si entra e dopo la passerella ci infiliamo in grotta. Dopo il pozzo Falconara, iniziamo ad arrampicare, anche in discesa: oggi l'itinerario prevede delle belle strisciate in cunicoli stretti e un po' di esplorazione che non guasta mai. I ragazzi procedono spediti e ci lasciano col fiato corto, c'hanno il fisico loro, mentre noi vecchierelli ci difendiamo con l'esperienza. Una bella arrampicata ci fà arrivare a sala Cinzia e ci meritiamo una pausa merenda. Dopo si riparte per cercare la via del ritorno: continuiamo ad arrampicare in salita e discesa e piano piano ritorniamo alla condotta delle fate e da qui alla passerella il tragitto e' breve. Approfittiamo per fare tutto il percorso turistico che merita sempre, e verso le 13:00 siamo fuori. Ora ci aspetta la parte piu' tosta dell'uscita, il pranzo da Francesco, non faremo progionieri. Alla prossima sperando che non piova

Un po' di teoria prima di affrontare la neve ... la neve ????

Come sempre ci incontriamo a Piazzale Matteotti, siamo un bel gruppo e ci sono una decina di baldi giovani che sono impazienti di partire. Riempiamo le macchine e si parte, direzione Sassoferrato. Lasciamo una macchina per la spola e saliamo al rifugio Stella, ormai non più in uso che è veramente un peccato. Ci raduniamo intorno ad un tavolo e Massimo tiene una breve lezione di cartografia per i ragazzi e anche per gli adulti che vogliono saperne di più. Zaino in spalla e iniziamo a salire, prima su carrareccia non ripida ma molto panoramica, con una bella vista sul monte Catria. La marcia è veloce e come da programma si arriva alla prima tappa, quella della merenda, ci adagiamo su un prato che interrompe per un tratto la cresta della Leccia. A pancia piena si riparte, questa volta attacchiamo un bel sentiero che segue il lato della cresta Monte Strega. Questa volta a guidare il gruppo sono i ragazzi, seguiti dagli accompagnatori e dai grandi, c’è vento ma la giornata è calda e le nuvole che stanno all’orizzonte non sono così minacciose come sembravano alla partenza. Arriviamo in vetta proprio sotto la Croce in metallo caratteristica di questa Montagna, i ragazzi sono felici e anche noi ci siamo divertiti durante questa salita, è il momento delle foto di rito. Il vento fa volare via alcuni indumenti, è il segnale che dobbiamo ripartire per Montelago. Di nuovo i ragazzi in testa al gruppo, si scende lungo le ripide creste fino ad un incrocio, dove una volta c’erano delle tabelle dei sentieri CAI, ora sono a terra. Abbiamo difficoltà a trovare l’inizio del sentiero e ci impieghiamo alcuni minuti per trovare il primo segno biancorosso, ma poi giù in discesa in mezzo al bosco. Il sentiero è ripido e le recenti piogge hanno reso il terreno viscido e la marcia è difficoltosa. Naturalmente i ragazzi vanno a velocità doppia dei grandi e la fila si allunga, ma alla fine ci ritroviamo all’uscita del bosco su un bel prato assolato. Il tempo di arrivare e i giovani ripartono e noi vecchietti arranchiamo ma non demordiamo, si riparte. Ci infiliamo di nuovo nel bosco, anche qui la segnaletica non ci aiuta, ma il sentiero è ben evidente, in breve si arriva all’asfalto. Ora ci aspetta l’ultima sfida quella col piatto di tagliatelle e non sarà facile. Non faremo prigionieri e all’insistenza del bis i gestori del locale ci portano una serie di taglieri pieni di dolciumi fatti in casa, eccheproblema c’è, abbiamo camminato. Riassuntino della giornata, i ragazzi stanno formando il gruppo e i risultati si vedono, si divertono di più e vanno anche di più, il lavoro per noi accompagnatori diventa più stimolante e si potranno fare anche escursioni più impegnative. A presto.

Uscita Alpinismo Giovaline Fabriano E’ domenica 7 aprile, ci troviamo come sempre a piazzale Matteotti Fabriano. Questa volta si va in grotta e con dispiacere abbiamo dovuto dire di no a una ventina di persone, perché il consorzio di Frasassi non ci permetteva l’ingresso alle grotte con un gruppo più numeroso di 16 persone. Dopo la distribuzione dei materiali entriamo in grotta, i ragazzi sono carichi e anche i genitori che ci seguono mi sembrano pronti. Con noi ci sono anche degli scout, bene si entra. Appena usciti dalla passerella i ragazzi sono avanti a tutti, io chiudo il gruppo con i grandi, procediamo spediti e il fango non ci mette paura. Su e giù per le condotte attraversiamo sale e salette, ci arrampichiamo, scendiamo tutto ok, il tempo vola e si arriva alla pausa merenda. Svuotiamo gli zaini ce lo meritiamo, ripartiamo per infilarci in qualche strettoia, i ragazzi non temono nulla e sgusciano fuori alla grande, i genitori lottano con le rocce, alla fine anche loro se la cavano bene. Così si arriva al termine dell’escursione e belli infangati usciamo dalla grotta. Qualcuno torna a casa, i più temerari invece affrontano l’ultima sfida, quella col menù turistico del ristorante. Anche qui nessun prigioniero. Ci siamo ripromessi di organizzare un’altra uscita in grotta per chi non è potuto venire, a presto.

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