IT 7.02 – Cacciano, Rocca d’Appennino, Valmare, Monte Maggio, Cacciano.

Itinerario: Cacciano, Rocca d’Appennino, Valmare, Monte Maggio, Cacciano.

SENTIERI: 124, 129B A/R, 124, b.129, 125, b.125A

Tipologia: A, Difficoltà: E, Impegno: M, Tempo: 4.00, Km: 11.8, Ascesa:  940 m 

Partenza da Cacciano frazione nel comune di Fabriano.
Anticamente era un castello di origine longobarda che aveva il compito di controllare la viabilità proveniente dall’Umbria tramite i passi di Valsorda e Valmare. Il nome di Cacciano deriva da CATIUS, un gentilizio romano (fonte Federico Uncini).    (1)
Lasciata l’auto alla fonte vecchia  situata alla fine del paese, si ritorna indietro in mezzo alle case fino ad un segnavia su una pietra a sx s.124, che indica la direzione da percorrere.  (2,3,4,5)
Dopo l’asfalto la carrareccia si inoltra verso il bosco fino ad un incrocio con una piccola edicola dove si sale verso sx, proseguendo poi diritti lasciando le altre sterrate che si incrociano.    (6,7,8,9,10) 
Usciti dal bosco la carrareccia continua a salire tra le ginestre ed i ginepri.     (11,12,13)
Arrivati ad uno slargo, un segnavia su di un sasso sotto un ginepro indica di salire per poi girare a dx fino all’inizio di una vasta zona prativa.     (14,15,16,17,18)
Qui il s.129B, prima poco evidente sul prato poi, sempre più chiaro (ma sempre molto stretto) nel bosco ed infine tra le roccette,  porta alle rovine della Rocca d’Appennino situata sul M. Vallarga in località La Spaccatura. (19,20,21,22,23,24,25)
La Rocca  soprastante l’Abbazia di Santa Maria d’Appennino controllava le strade che provenivano da Gualdo Tadino e nei sec. XI -XIII dominava tutta la valle del Giano e del Rio Bono.   (26,27)
Saliti fino al punto più alto (facendo attenzione a non andare nella parte più ripida e dirupata)  ridiscendere e ripercorrere lo stesso sentiero fino ai segnavia.    (28,29,30,31,32)
Continuare salendo con s.124  sulla carrareccia prima su prato cespugliato poi in mezzo ad un boschetto; usciti da quest’ultimo scendere leggermente e girare verso dx al vicino Passo di Valmare.   (33,34,35,36,37,38,39)
Con a dx Valmare, che scende con il s.129, andare diritti su sterrata ed imboccare  (lasciando il primo tracciato sulla sx) la carrareccia nella bella ed ampia faggeta, sempre con s.124 salire ed al prossimo bivio girare decisamente verso sx; usciti dal bosco si trova uno slargo con la carrareccia che continua diritta, da lasciare, salendo invece a dx diritti su prato fino ad un fontanile.   (40,41,42,43,44,45,46,47) Superarlo sulla dx, continuare a salire, superando anche il S.I., in una valletta che man mano si restringe fino ad arrivare alla sella, segnavia, tra il M. le Senale ed il M. Maggio.    (48,49,50)
Andare a sx verso le roccette con sopra, sulla dx, un segnavia su di un palo ben in vista dove ricomincia la zona prativa e con i paletti di una vecchia recinzione che andranno costeggiati fino ai prati sommitali ed alla vetta del M. Maggio dove finisce il s.124.   (51,52,53)
Iniziare a scendere sul prato ripido con s.125 e dopo breve si incrocia il S.I. che viene da Valsorda, attraversarlo e continuare sempre sul s.125. La discesa sul prato a questo punto diventa molto ripida. (54,55,56,57)
Scendere la scarpata che va su una mulattiera dove a dx il s.125A continua verso Valsorda per andare invece a sx alla Sforcatura di Cacciano poi nel bosco ed al bivio verso dx, sempre con s.125,  lasciando sulla sx una costruzione in rovina (ex “casetta del magna magna“).      (58,59,60,61,62,63)
Il sentiero scende in diagonale nel bosco, arriva ad una sterrata malridotta , andare a dx, poi ancora a dx per giungere poco dopo al punto di partenza.   (64,65,66,67,68)