IT 1.05 – Cantiano, Fosso Tenetra, Sella e Prati Tenetra, Cantiano

Itinerario: Cantiano, Fosso Tenetra, Sella e Prati Tenetra, Cantiano

SENTIERI: 259 (59), variante “Vinci” s.n., 253 (53), variante prati s.n., 275(75), 200SI (67)

Tipologia: A, Difficoltà: E, Impegno: M, Tempo: 4.00, Km: 10.9, Ascesa: 940 m

L’itinerario inizia a Cantiano all’incrocio tra la SP50 e Via dei Cappuccini che si segue finché all’incrocio si gira a sx per continuare in Via della Peschiera poi per sterrata all’inizio del sentiero Vinci, s.259 (59), che è stato risistemato dalla ditta Benelli Armi di Urbino dopo un grave incendio nella zona.    (1,2,3,4,5,6)
Percorsi circa 600 metri, dove l’anfiteatro naturale del Monte Tenetra mostra tutta la sua  grandezza, si gira decisamente a sx. Il sentiero inizia subito con un buon dislivello in salita e dopo circa 200 metri prestare molta attenzione poiché bisogna voltare a dx, in un sentiero poco visibile segnalato da bandierine rosse.    (7,8,9)
In breve si arriva ad avere dei bei punti di belvedere su Cantiano e la vallata.
Incrociato il sentiero lasciato prima, si riprende a dx e si segue per circa 200 metri fino ad arrivare ad una grande curva dove a dx si prende un piccola mulattiera.   (10,11,12,13,14)
La traccia si inoltra in una lecceta lungo un traverso che taglia il ripido versante della montagna superando una zona  dove una vecchia frana ha reso il percorso sdrucciolevole.
In alcuni tratti sono state collocate alcune corde che consigliamo di non usare poiché il tempo potrebbe averle logorate.     (15,16)
In breve, raggiunto il segnale “SentieroVinci”, si volta a dx e si inizia a scendere e prima di iniziare la salita si riprende il s.259.     (17,18,19)
Da qui in avanti si seguono i segnavia di quest’ultimo sentiero facendo, più avanti, un piccolo zig zag per riuscire a attraversare  un piccolo torrente che crea una angusta forra.(20,21,22,23)
Continuare a salire fino a trovare un omino di pietra ed una bandierina dove si volta a sx. per inoltrarsi in una faggeta che man mano si dirada e lascia spazio al prato.    (24,25,26,27)
Arrivati a un arbusto con segnavia si inizia a salire a zig zag per rendere meno faticosa la ripida ascesa con segnaletica quasi assente; fare, quindi, rifermento alla cresta rocciosa sulla sx. da superare poi su roccette.    (28,29,30)
Si arriva così ai prati con poco sopra, sulla dx, il M.Tenetra  che è parte di un’area SIC/ZPS, sigle  che identificano le zone di tutela comunitaria contraddistinte da un’elevata biodiversità.  La sua etimologia forse deriva dalla costruzione ten-e-tra sembra dire ‘quella estesa’, potrebbe quindi significare “la cima che si allunga dal M.Catria”.    (31)
Percorrendo i Prati di Tenetra al margine sx, in direzione NO, si ammira un vasto panorama dal M. Petrano e M. Nerone alla  sottostante valle di Cantiano con l’imponente M. Acuto.   (32,33)
Scendere fino ad incontrare una palizzata che va seguita, poi ad una staccionata lambendo a dx la strada bianca che conduce a Caprile e, pochi metri più avanti, ad un secondo cancello fino ad arrivare ai primi arbusteti  ed alla roverella con il segnavia che indica di voltare a dx.
(34,35,35,36,37).
Camminare a mezza costa sul sentiero per circa un Km fino ad  arrivare ad un piccolo impluvio circondato da alberi. Voltando a sx dove è presente un segnavia, si inizia a scendere costeggiando inizialmente l’impluvio, con sentiero più evidente, per entrare in una radura di roverelle, rovi e rose canine.    (38,39,40,41,42)
Si arriva a Fonte la Lama con l’acqua che risale dal basso e quindi utilizzabile solo per gli animali.(43)
Continuando a scendere si supera una suggestiva parete di  roccia sedimentaria, con una particolare forma a spicchi, dove si trova la Saxifraga Hostii.
Il suo nome deriva da saxum (= sasso, pietra) e dal verbo frangĕre (= spezzare, infrangere, rompere). Alcuni sostengono che il nome derivi dalla proprietà attribuita alla pianta di frantumare i calcoli renali, mentre altri sostengono che sia legata al fatto che queste piante rompono le rocce; comunque stupenda nel periodo della fioritura.   (44,45,46)
Superata una staccionata ed un’altra fonte con la stessa caratteristica della precedente, il sentiero diventa una carrareccia, si lascia il 275 (75) per continuare sulla sx con il 200S.I. fino alle prime case.     (47,48,49,50,51,52)
Giunti all’incrocio con la strada asfaltata si gira a dx per ritornare all’auto.(53)